domenica, aprile 17, 2005

"Collegialità" lava più bianco!



C’è un fine umorista che partecipa al conclave che eleggerà il successore di Giovanni Paolo II che ha precorso i tempi ed il gusto del pubblico per i romanzi di fantareligione- alla Codice Da Vinci per intenderci – proponendoci, accostate alle citazioni dei quattro vangeli canonici, un “Quinto Vangelo”.
Quel quinto vangelo a cui inconsapevolmente attingiamo continuamente convinti invece di parlare come Cristo comanda.

In questo momento in cui bisogna scegliere il nuovo Papa, sarebbe interessante capire se: il fatto che metà dei cattolici abita nell’America latina ( democrazia vorrebbe che il vertice fosse rappresentativo della maggioranza), la difesa della foresta amazzonica, la simpatia e la vivacità indubbie di un presule sudamericano, il bisogno di democrazia nella Chiesa ( cioè che ognuno possa fare un po’ come c**** gli pare), siano motivazioni “evangelicamente” sensate.
Per i due terzi più uno degli opinionisti si.

"FRAMMENTO 8
In quel tempo andò sulla montagna a pregare e passò tutta la notte a pregare Dio. Poi, fattosi giorno, chiamò i suoi discepoli e ne scelse
Dodici, ai quali diede il nome di apostoli. (Lc 6, 12-13)
E salì sul monte e chiamò quelli che volle lui. E vennero da lui. E costituì i dodici, perché stessero con lui e per mandarli ad annunciare (Mc 3, 13-14).

In quel tempo passò tutta la notte a presiedere la discussione dell'assemblea dei discepoli per la scelta dei dodici apostoli. Diceva infatti: Nessuno può veramente rappresentare gli altri uomini, se non è eletto da loro. Poi chiamò a sé coloro che l'assemblea aveva indicato (Quinto evangelo)


I passi di Luca e Marco, nei quali l'elezione apostolica sembra piovere dall'alto senza consultazione alcuna della comunità, sono responsabili di una delle più perniciose malattie che hanno nei secoli afflitto la cristianità: l'autoritarismo.
"Come il Padre ha mandato me, così io mando voi " persuasi di questa mistica investitura, come potevano i vescovi resistere alla tentazione di scambiare il proprio cervello con la volta celeste e i loro pensamenti come autentiche rivelazioni dello Spirito di Dio? Nacque così nei pastori della Chiesa l'abitudine di non prendere parere da nessuno, se non da quelli che presumibilmente concordassero in tutto con la loro propria opinione: stile che, nonostante le apparenze, era mantenuto con uguale impegno a tutti i livelli della gerarchia, dagli assistenti di oratorio fino al sommo pontefice.
(…)
Ma il nostro frammento preferisce colpire il male alla radice, canonizzando per la prima volta il metodo assembleare nella scelta degli uomini nella Chiesa.
(...)
Piuttosto è tutta una nuova ecclesiologia che si impone da questo quinto evangelo: è la comunità che direttamente riceve il mandato di evangelizzare e di santificare, e non i dodici. O meglio, i dodici mandati dall'assemblea, la rappresentano e assolvono ai loro compiti in nome e per autorità di tutti i fratelli.
Propriamente parlando sono "apostoli" non di Cristo, ma della "ekklesía", che come assegna l'incarico così può revocarlo. La visione " piramidale " è nettamente superata.
All'idea "aristocratica" della trama delle diverse "missioni" che compaginerebbero la Chiesa secondo lo schema antico (il Padre manda il Figlio, il Figlio manda l'apostolo, l'apostolo manda il vescovo, il vescovo dà origine alla comunità: idea insostenibile dopo la Rivoluzione francese), subentra una concezione più democratica e moderna.
C'è l'incongruenza di Gesù, l'Apostolo per eccellenza, che essendo mandato dal Padre non sembra desumere la propria missione dall'assemblea dei fedeli.
Ma bisogna sperare nel progresso degli studi teologici: chi ci dice che non esista anche un sesto evangelo, nascosto in qualche grotta del Mar Morto, che un giorno ci consentirà di correggere anche questa anomalia?
"

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