sabato, aprile 02, 2005

La fine di un “santificato”

Dopo questo mare di “coccodrilli” che stanno infestando la televisione italiana, accompagnando lo spegnersi del sovrano pontefice, un giovane ventiquattrenne pugliese dichiaratosi ateo, intervenendo alla radio, si mostrava perplesso di questo accanimento mediatico. Nella sua ingenuità confidava di parergli di assistere ad una gara tra giornalisti a chi riuscisse a dare per primo la notizia del decesso.
È fastidioso per tutti ma bisogna capirli: poveri giornalisti, sono notizie che capitano ad ogni morte di papa!
L’altro dubbio che angustiava il giovincello era: ma se continuano a fare bilanci di questo pontificato mentre il papa è ancora vivo, nei giorni successivi alla morte di cosa parleranno?

Una delle poche cose intelligenti l'ha detta Renato Farina. Se noi amiamo e stimiamo tanto questo papa, forse dovremmo pure dar credito al suo magistero dottrinale! Ma la logica difetta nei talk show.
Dopo una inutile disquisizione intorno al dubbio amletico se papa Woitila sia stato un papa conservatore o progressista, Monica Leofreddi chiude “l’Italia sul 2”del primo aprile mandando in onda – in queste ore finali del pontificato – le immagini festose dell’elezione di Giovanni Paolo II che segnarono l’inizio del suo “santificato” (?).

L’agonia del pontefice ha fatto sì che le coalizioni politiche decidessero di terminare con un giorno d’anticipo la campagna elettorale per le elezioni regionali.
Sono stati annullati quindi i comizi di Prodi e di Berlusconi, che avevano deciso di concludere la campagna elettorale a Roma per sostenere i rispettivi candidati alla poltrona di governatore del Lazio;
é da considerarsi il primo miracolo di Woitila utile ad una futura causa di beatificazione?

Un corrispondente da Londra ci avvisa che i media anglosassoni hanno dato enorme risalto alla notizia dell'agonia del papa.
Ciò non ha precedenti essendo l'anglicana Inghilterra sempre stata culturalmente anti papista.
Giovanni Paolo II - ci informa l'inviato - è stato il primo papa a mettere piede nel Regno Unito dopo lo scisma di Enrico VIII.
Detto così sembrerebbe che invece all'epoca della guerra delle due rose i papi andassero spessissimo a villeggiare oltre Manica.

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