venerdì, settembre 16, 2005

Pacs sit cum omnibus vobis /1

I Pacs sono tanti…(Il Foglio venerdì 16 settembre 2005)

«Non esiste un modello soltanto di patto civile di solidarietà.
Esistono piuttosto, è questo è un dato che misteriosamente sfugge al dibattito pubblico, diversi modelli con diverse discipline. La proposta di legge che i deputati della maggioranza hanno presentato all’attenzione della Camera, disciplina un patto civile che non è un surrogato, una pre-famiglia, una forma ibrida fermata, magari per ragioni di ipocrisia elettorale, al passo di trasformarsi in un vero nucleo familiare.
Non intende esserlo per tre buoni motivi.
Il primo… quello sui Pacs non è un discorso circoscritto alle coppie omosessuali; …
La seconda ragione per la quale il nostro modello di Pacs non è una sorta di famiglia declassata è che non ha bisogno, per sciogliersi, dell’autorizzazione di terzi. Il matrimonio sacramentale può essere annullato solo con una decisione della Sacra Rota, quello civile deve aspettare la pronuncia del giudice; il patto invece necessita soltanto che una delle due parti receda, pur prevedendo, come è naturale, garanzie e penali per salvaguardare l’affidabilità dell’altra parte.
La terza buona ragione è che il nostro modello non è affetto da ideologia. Il nostro non è una tappa intermedia verso il giorno di una pretesa liberazione omosessuale,…
I Pacs come li abbiamo intesi noi sono la risposta definitiva, che sbarra la strada a ogni altra ipotesi di deriva e di abuso dello strumento.E come tali dovrebbero essere i benvenuti anche da parte dei cattolici intransigenti (e alcuni di loro, in verità, ascoltati durante il lungo lavoro di preparazione della legge mi hanno confessato di considerare questo tipo di patto non già un cedimento ma una salvaguardia). Se il modello di patto civile da noi proposto fosse stato presente in Spagna, il primo ministro Zapateronon sarebbe riuscito a fare quello che ha fatto, …»
Dario Rivolta, deputato Forza Italia

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