giovedì, aprile 20, 2006

ADVERSUS HAERESES VIII

Al vespro del Venerdi Santo dell'anno del Signore 2006, terminando l'anno primo di pontificato di Benedetto XVI, alla presenza della Sua Santità, sotto la michelangiolesca cupola del Tempio Petriano, il padre Raniero Cantalamessa dell'ordine dei Frati Minori Cappuccini nonchè Predicatore della Casa Pontificia ha rivolto il suo sermone alla Curia Romana commista alla plebe cristiana che affollava la Basilica Vaticana.
Il francescano e vieppiù telegenico oratore, prima di perdersi nei meandri d'un peana della primiera enciclica papale ha tenuto una puntuale (e puntuta) disamina delle eresie Danbrauniane che oggidì ammorbano il mondo e flagellano il corpo del Signore Gesù Cristo, cioè la Chiesa.



“Verranno giorni in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa di nuovo, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2 Tim 4,3-4).

Questa parola della Scrittura –soprattutto l’accenno al prurito di udire cose nuove - si sta realizzando in modo nuovo e impressionante ai nostri giorni. Mentre noi celebriamo qui il ricordo della passione e morte del Salvatore, milioni di persone sono indotte da abili rimaneggiatori di leggende antiche a credere che Gesú di Nazareth non è, in realtà, mai stato crocifisso.

“È una costatazione poco lusinghiera per la natura umana, scriveva anni fa il più grande studioso biblico della storia della Passione, Raymond Brown: quanto più fantastico è lo scenario immaginato, tanto più sensazionale è la propaganda che riceve e più forte l’interesse che suscita. Persone che non si darebbero mai la pena di leggere un’analisi seria delle tradizioni storiche sulla passione, morte e risurrezione di Gesú, sono affascinate da ogni nuova teoria secondo cui egli non fu crocifisso e non morì, specialmente se il seguito della storia comprende la sua fuga con Maria Maddalena verso l’India [o verso la Francia, secondo la versione più aggiornata]…Queste teorie dimostrano che quando si tratta della Passione di Gesú, a dispetto della massima popolare, la fantasia supera la realtà, ed è, ahimè, anche più redditizia”.

Si fa un gran parlare del tradimento di Giuda e non ci si accorge che lo si sta rinnovando. Cristo viene ancora venduto, non più ai capi del sinedrio per trenta denari, ma a editori e librai per miliardi di denari… Nessuno riuscirà a fermare quest’ondata speculativa, che anzi registrerà un’impennata con l’uscita imminente di un certo film, ma essendomi occupato per anni di Storia delle origini cristiane sento il dovere di attirare l’attenzione su un equivoco madornale che è al fondo di tutta questa letteratura pseudo-storica.
L’equivoco consiste nel fatto che si utilizzano degli scritti apocrifi del II-III secolo (Vangelo di Tommaso, di Filippo, di Giuda) per far dire loro esattamente il contrario di quello che intendevano. Essi fanno parte della letteratura gnostica. Per la gnosi il mondo materiale è una illusione e una prigione; Cristo non è morto sulla croce, per il semplice motivo che non aveva mai assunto, se non in apparenza, un corpo umano, essendo questo indegno di Dio (docetismo); se in uno di tali scritti, di cui si è fatto gran parlare nei giorni scorsi, egli stesso ordina a Giuda di tradirlo è perché, morendo, lo spirito divino che è in lui potrà finalmente liberarsi dell’involucro della carne e risalire al cielo. La donna si salverà solo se il “principio femminile” (thelus) da essa impersonato, si trasformerà nel principio maschile, cioè se cesserà di essere donna. Si capisce perché la setta dei manichei adottarono tali vangeli come le proprie scritture.

La cosa buffa è che oggi c’è chi crede di vedere in questi scritti l’esaltazione del principio femminile, della sessualità, del pieno e disinibito godimento di questo mondo materiale, in polemica con la Chiesa ufficiale che avrebbe sempre conculcato tutto ciò! Lo stesso equivoco che si nota a proposito della dottrina della reincarnazione. Presente nelle religioni orientali come una punizione dovuta a precedenti colpe e come la cosa a cui si anela a porre fine con tutte le forze, essa è accolta in occidente come una meravigliosa possibilità di tornare a vivere e a godere indefinitamente di questo mondo.

Sono cose che non meriterebbero di essere trattate in questo luogo e in questo giorno, ma non possiamo permettere che il silenzio dei credenti venga scambiato per imbarazzo e che la buona fede (o la dabbenaggine?) di milioni di persone venga grossolanamente manipolata dai media, senza alzare un grido di protesta in nome non solo della fede, ma anche del buon senso e della sana ragione. È il momento, credo, di riascoltare l’ammonimento di Dante Alighieri:
“Siate, Cristiani, a muovervi più gravi:
non siate come penna ad ogni vento,
e non crediate ch'ogni acqua vi lavi.

Avete il novo e 'l vecchio Testamento,
e 'l pastor de la Chiesa che vi guida;
questo vi basti a vostro salvamento…

Uomini siate, e non pecore matte ”.

1 commento:

Duque de Gandìa ha detto...

a)"Perchè la chiesa si arroga il titolo di custode della verità?"

Poichè la Chiesa sostiene d'essere stata fondata da Gesù Cristo che disse di se stesso: "Io sono la via la verità e la vita".E' affermazione, se si vuole, molto presuntuosa ma della cui enunciazione non possiamo incolpare il Vaticano, lo IOR o l'Opus Dei.
b)"potrebbero anche essere verità le teorie dello scrittore"
Ciò che scrive Dan Brown è solo un romanzo la cui (inventata) ricostruzione dei primi 4 secoli del Cristianesimo ha la stessa pregnanza di riscontri storiografi di 'Guerre Stellari'.
C)"potrebbero anche essere verità ...l'ateismo dei grandi filosofi che hanno cercato di scristianizzare l'europa"

Che i grandi filosofi moderni fossero degli atei mi sorge nuova.
Che chi sia un grande ateo (e -en passant- anticristiano) debba essere annoverato di diritto tra i grandi pensatori nonchè benefattori dell'umanità mi pare idea assai di parte (per non dire bislacca).
d)"da quando il fervore religioso ha investito l'europa con quest'ondata di neoevangelizzazione si è riscontrata una recrudescenza di guerre e odio e morti"

Nella mia ignoraza chiedo: da quando Al Zarqawi fa parte del Cammino Neocatecumenale?
E da quanto tempo Osama Ben Laden è un aderente dei focolarini di Chiara Lubich?

e)"La vita è solo questa, godiamocela, consci che finirà"
Gentile Feuerbach, che rispondere se non farti gli auguri di una "Buona fine...e buon principio"?:)

PS: per favore non venite a sfogare sul mio inutile blog le vostre fisime anticattoliche: questo non è un "blog cattolico" questo è solo il mio blog!