sabato, giugno 17, 2006

ex audientia Santissimi

E' inesorabilmente arrivata l'estate financo nei Sacri Palazzi!
"Signum magnum" dell'avvento della calura estiva fin su alla Terza Loggia è stato il cambiamento di mozzetta operato dal Sommo Pontefice "ccioiosamente" regnante che ha sostituito la mozzetta
invernale di velluto rosso bordata di ermellino (indossata ancora il pomeriggio del 3 giugno 2006 per l'incontro con i movimenti in Piazza san Pietro) con la versione estiva in raso paonazzo.

Indossando la mozzetta di raso rosso -e con in più la stola ricamata- Benedetto XVI nella tarda mattinata di venerdì, 16 giugno 2006, ha infatti ricevuto in udienza privata il Presidente della Repubblica del Costa Rica, Óscar Arias Sánchez, nonchè premio Nobel per la pace nel 1987, il quale ha chiesto alla Santa Sede l'appoggio in favore della campagna mondiale per il disarmo da lui promossa.

Arias Sánchez ha regalato al Pontefice un libro fotografico, opera di Mario Bozzo, sui meravigliosi parchi naturali del Costa Rica. Mentre Benedetto XVI, come al solito e con scarsa fantasia, ha ricambiato con delle medaglie del pontificato e una copia, in lingua spagnola, dell’Enciclica “Deus caritas est” (questo passa il convento).

Il colloquio privato fra il Santo Padre e il Premio Nobel è durato 24 minuti ed ha avuto luogo all’interno della biblioteca privata del Papa. Secondo le fonti vaticane, si è svolto in modo “molto cordiale", ma è soprattutto interessante notare che la conversazione si è svolta in lingua spagnola e senza la presenza di interpreti!
Da ciò si evince che il Sommo Pontefice "ccioiosamente" regnante si è ultimanente sottoposto ad un corso intensivo di "castigliano" in vista del viaggio apostolico in Spagna (7e 8 luglio 2006) per l'incontro Mondiale delle famiglie a Valencia.

Il programma prevede l'a visita a "los Reyes" (già incontrati a Castelgandolfo l'anno or sono) ed in assoluto il primo incontro (scontro) del sedici volte Benedetto con il Primo Ministro spagnolo Josè Luìs Rodriguez Zapatero.
Si intuisce che il Papa tiene un vivo desiderio di farsi intenere financo da chi parla l'idioma di Zapaterolandia.

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