giovedì, aprile 16, 2009

LA DIVINA PASTORA [14]

"Superior stabat lupus, longeque inferior agnus" (Phaedrus)

Sive: Historia Ecclesiastica Anglorum

La Molto Reverenda Geralyn Wolf, "vescovessa" episcopaliana (cioè degli anglicani statunitensi) "intronizzata" nel 1996 quale dodicesimo "vescovo" della diocesi anglicana di Rhode Island (USA), è notoria esponente dell'area più "progressive" dell'anglicanesimo (la vescovessa è stata tra i vescovi più favorevoli alla ordinazione del primo vescovo anglicano dichiaratamente omosessuale Gene Robinsons, vescovo del New Hampshire, divorziato e risposatosi col proprio sacrestano).
La vescovessa Geralyn Wolf ha, pertanto, recentemente stupito l'opinione pubblica statunitense per aver espulso dalla comunione anglicana (cioè "scomunicato") una sua "pretessa" rea -incredibile dictu!- di aver deviato dal dogma anglicano [sic!]!
La pretessa Ann Holmes Redding è incorsa nell'eresia sincretista, ovvero, in questo caso: non trovare alcuna cotraddizione tra la professione di fede cristiana (cioè tra quel cristianesimo così come predicato dalla sua Chiesa "progressive") e la professione di fede musulmana. La presbitera Ann Holmes Redding, perciò, dal pulpito evangelizzava i suoi parrocchiani anglicani sulla possibilità di appartenere ad entrambe le fedi, cristiana ed islamica, poichè emtrambe le fedi insegnano che esiste un unico Dio ed a lui solo và reso culto ed adorazione: "Both religions say there's only one God, and that God is the same God. It's very clear we are talking about the same God! So I haven't shifted my allegiance."
Poichè la pretessa islamica è una afroamericana, partendo dalla sua doppia appartenenza etnico-culturale aveva cercato di teorizzare la concreta ed effettiva possibilità che ogni singola persona possa esperimentale la consustanzialità della fede cristiana e musulmana: "I am both Muslim and Christian, just like I'm both an American of African descent and a woman. I'm 100 percent both".
Tutto molto chiaro. Un vero capolavoro teologico della reverenda pretessa che si è concretizzato nella fondazione della (nuova comunità ecclesiale?) "Abrahamic Reunion West" mirante alla ricerca di una vera unità e concordia tra le tre fedi abramitiche. Una vera profetessa dell'ecumenismo e del dialogo che un cristiano progessista dovrebbe solo applaudire, e magari candidare quanto prima alla dignità vescovile.
Ma perchè allora la vescovessa tanto "liberal" da benedire la celebrazione in chiesa delle nozze "gaie" invece si inalbera per il fatto che in una chiesa si fa la lettura delle sure del Corano assieme ai versetti del Vangelo?
Forse a causa delle dichiarazioni della presbitera Ann Holmes Redding in cui dubitava della condizione divina dell'uomo Gesù di Nazareth (o meglio: secondo la quale Gesù avrebbe solo voluto insegnare che in tutti gli uomini c'è "il divino"?
Non credo che ciò basti ad essere scomunicato dalla Chiesa Anglicana: la vescovessa è ben conscia che se dovese cacciare tutti i prevosti che dubitano delle formulazioni dogmatiche dei primi sette Concili Ecumenici si ritoverebbe -lei, Wolf- senza pastori.
Mistero della fede anglicana dove un prete (così come una pretessa) è liberissimo di credere e predicare tutto ciò in cui credevano gli eretici del IV secolo, ma non è libero di giungere alle logiche conclusioni, cioè: se la persona di Gesù Cristo non è l'oggetto della fede cristiana, alla fine della fiera, un monoteismo vale l'altro.

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